ITALIANO (e sotto potete leggere in Romeno)
Siamo nella terza domenica di Quaresima, chiamata domenica della Santa Croce. Siamo a metà della Quaresima. La memoria della Santa Croce è stabilìta in questa domenica perché dobbiamo ricordare il motivo vero per cui stiamo facendo la Quaresima. Non pensiamo che la Quaresima sia come una regola da rispettare e chi non la segue non è più il benvenuto in chiesa. Non è assolutamente così! Abbiamo bisogno di questo tempo di digiuno, di astinenza, per sentire che stiamo facendo qualcosa di utile, per noi e per Dio. In realtà, il digiuno è anche un grande dono per noi, perché ci porta molti benefici a tutti i livelli. Dopo essere riusciti a digiunare un po’ di tempo, ci si sente più ricchi, più forti e pronti a fare molte altre cose che ci si era prefissati di fare.
Il nostro Salvatore Gesù Cristo ci ha detto: “Chi vuole venire dietro di Me prenda la sua croce e mi segua”. Questo significa che chi vuole seguire il Salvatore deve passare attraverso ciò in cui è passato il Salvatore, il quale, dopo non essere stato accettato dal mondo, è stato arrestato, sputato, disprezzato, picchiato, portato in mezzo a folle di persone e crocifisso. Quindi ci dice chiaramente cosa dobbiamo fare per seguire il Salvatore e stare con Lui. Ma quanto più chiaro ci viene detto, tanto più confusi diventiamo noi, come esseri umani, e finiamo per non capire la verità a cui Cristo Salvatore si riferisce.
È molto importante non commettere l’errore di pensare che questa croce di Cristo sia costituita solo dalle malattie, dai problemi, dalle difficoltà in cui alcuni di noi sono nati e hanno vissuto. Né che questa croce di Cristo sia rappresentata dalle difficoltà impreviste o dalle tribolazioni che finìscono addosso tutte insieme. Sentiamo infatti molti di noi che di fronte alla malattia o alle difficoltà dicono: “Non posso fare niente, questa è la croce che mi è stata data da portare”. Allora possiamo chiederci che cos’è in fondo la croce di Cristo nella nostra vita?
Come cristiani è molto importante sapere qual è la nostra vera croce e, una volta riconosciuta, seguire Cristo. È molto importante capire che la testimonianza di Cristo tra gli uomini può rappresentare proprio il seguire la croce di Cristo. Perché il Salvatore Gesù Cristo non è venuto fuori dal nulla con le difficoltà che ha affrontato durante la Sua vita terrena. Il Salvatore è voluto passare attraverso queste difficoltà, attraverso questi limiti umani, proprio per aiutare l’uomo, per salvare l’uomo, per sollevarlo dagli abissi più profondi, in cui l’uomo era caduto. Quindi la croce di Cristo è stata un atto consapevole e voluto. Solo così possiamo capire quale deve essere la croce che dobbiamo portare nella nostra vita. La croce è quella di testimoniare Cristo davanti agli uomini, in mezzo agli uomini. Conoscendo il Cristo Salvatore attraverso la ricerca dei Suoi atti e delle Sue parole, attraverso le Sue parole nel Vangelo, pregandoLo, arriveremo a sapere come dobbiamo fare per testimoniarlo davanti alla gente. Per esempio, una persona molto malata che non si arrabbia con Dio, non combatte contro Dio, fa proprio questo: testimonia Dio davanti alla gente, perché ha fede nella cura e nell’aiuto di Dio. Quindi non porta la croce di Cristo perché comprende la malattia che ha, ma piuttosto porta la croce e Lo segue per il fatto che non si arrabbia con Lui, ma anzi ha una fede totale in Dio, che se gli è stato concesso di soffrire per una malattia, allora riceverà anche la forza per sopportarla.
Un altro esempio di come seguire Cristo portando la Sua croce, è la preghiera. Decidendo di avere determinati tempi di preghiera, al mattino, alla sera o durante il giorno, questi tempi costituiscono un atto assunto e una libera scelta di stare con Dio in quei tempi di preghiera. Nessuno ci prelèva da casa e ci fa arrivare direttamente in chiesa alla Divina Liturgia, giusto? Siamo noi che veniamo in chiesa per una vera convinzione, per un desiderio di incontrare Dio, di rispondere al Suo invito a metterci a tavola con lui. Ecco, questo è un esempio di portare la croce di Cristo e di seguirlo, scegliendo di stare con Dio la domenica per due o tre ore, invece di passare il tempo a riposare in molti altri modi. Il fatto che abbiate scelto di riposare nella Chiesa di Cristo e non di andare a riposare su una terrazza sul lago è un modo di seguire il Cristo, perché è quello che avete scelto di fare. Forse molti di voi incontrano difficoltà di fronte alla famiglia, agli amici, ai colleghi o ai capi al lavoro quando si compòrtano da cristiani. Forse loro non vi capìscono, perché siete sereni, dovete essere buoni, perché pregate, perché dovete digiunare, perché andate in chiesa. Ma vale la pena fare tutte queste cose, per amore di Dio, perché questi sono i tesori che state raccogliendo in Cielo. Noi, purtroppo, prestiamo troppa attenzione a ciò che dice la gente e questo ci impedisce di sapere qual è la Croce nella nostra vita e perciò non seguiamo Cristo. Ad ogni passo, sembra che abbiamo paura di essere rifiutati dagli altri per il fatto che compiamo azioni cristiane. Ma questo non va bene. Dobbiamo avere una buona prontezza di spirito, perché abbiamo le persone vicine ancora per qualche decade e poi ci separiamo da loro, ma dobbiamo amare tanto Dio perché Lui è eterno e noi vorremmo essere eterni con Lui.
Confessare Dio di fronte alla gente non significa andare a proclamarlo per le strade, nelle piazze del centro. No. Confessare Dio significa non vergognarsi di Lui. Cioè, se qualcuno vi chiede, andando in chiesa, dove state andando, è vostro dovere di non vergognarvi, ma di rispondergli semplicemente: “Vado in chiesa”, senza teorie teologiche. Se qualcuno vi chiede perché non mangiate carne, latte, uova, pesce in questo periodo e voi rispondete che state digiunando per la vostra anima e per Dio, allora questa è una confessione e significa seguire Cristo. Queste domande della gente sono come piccole croci che anche noi abbiamo la possibilità di portare nella nostra vita. Quindi, non dobbiamo insistere e mostrare agli altri quanto siamo bravi credenti, ma solo non vergognarci di Dio quando le persone intorno a noi ci chiedono perché facciamo atti di cristianità.
ROMENO
Suntem in duminica a treia din Post, numita Duminica Sfintei Cruci. Suntem la jumatatea Postului Mare. Este asezata amintirea Sfintei Cruci in aceasta duminica, deoarece avem nevoie sa ne amintim pentru ce anume tinem acest Post. Sa nu credem ca Postul este ca o regula care trebuie tinuta si cine nu o respecta nu mai este primit in biserica. Nicidecum! De acest post avem noi nevoie ca sa simtim ca facem si noi ceva pentru Dumnezeu. De fapt, postul este si un mare dar pentru noi deoarece ne aduce multe beneficii, pe toate planurile. Dupa ce reusesti sa tii o perioada de post, te simti mult mai valoros, mai cu puteri, si esti pregatit si pentru a face multe alte lucruri pe care ti le-ai propus.
Mantuitorul nostru Iisus Hristos ne-a spus: „Cine voieste sa vina dupa Mine, sa-si ia crucea sa si sa-Mi urmeze Mie!”. Adica, cine voieste sa il urmeze pe Mantuitorul, este nevoie sa treaca prin ceea ce a trecut si Mantuitorul care dupa ce nu a mai fost acceptat in lume, a fost arestat, scuipat, injurat, batut, purtat prin mijlocul multimilor de oameni, si rastignit. Asadar, ne spune clar ce trebuie sa facem noi ca sa mergem dupa Mantuitorul si sa ii urmam Lui. Insa pe cat de clar ni se spune, pe atat de confuzi devenim noi oameni si ajungem sa nu mai intelegem adevarul la care se refera Mantuitorul Hristos.
Este foarte important sa nu facem confuzia de a crede ca aceasta cruce a lui Hristos, sunt doar bolile, necazurile, greutatile in care s-au nascut si au trait o parte dintre noi. Nici ca aceasta cruce a lui Hristos sunt greutatile sau necazurile neprevazute care vin peste noi dintr-o data. Pentru ca auzim pe multi dintre noi care atunci cand intampina o boala sau greutate spun „nu am ce face, asta este crucea care imi este data sa o port”. Atunci ne putem intreba care este cu adevarat Crucea lui Hristos din viata noastra pana la urma? Ca si crestini e foarte important sa iti cunosti care este crucea ta adevarata, si dupa ce o afli, sa ii urmezi lui Hristos. Este foarte important sa intelegem ca insasi marturisirea lui Hristos intre oameni poate fi chiar urmarea acestei cruci a lui Hristos. Pentru ca Mantuitorului Iisus Hristos nu i-au venit din senin greutatile pe care le-a intampinat in timpul vietii pamantesti. Mantuitorul S-a dorit sa treaca prin aceste greutati, prin aceste limite umane, tocmai ca sa salveze omul, sa il mantuiasca pe om, sa il ridice din cele mai mari adanci abisuri in care era cazut omul. Asadar, crucea lui Hristos a fost un act foarte foarte constient si asumat. Doar asa putem intelege care ar trebui sa fie si pentru noi crucea pe care sa o purtam in vietile noastre. Crucea marturisirii lui Hristos in fata oamenilor, printre oameni. Cunoscandu-l pe Mantuitorul Hristos prin cercetarea faptelor si cuvintelor Sale, prin cuvintele Sale din Evanghelie, prin rugaciunea catre El, vom ajunge sa stim cum trebuie sa il marturisim in fata oamenilor. Spre exemplu, o persoana foarte bolnava care nu carteste impotriva lui Dumnezeu, nu se razboieste cu Dumnezeu, tocmai asta face, marturiseste despre Dumnezeu in fata oamenilor, pentru ca are credinta in grija si ajutorul de la Dumnezeu. Asa ca nu duce crucea lui Hristos prin intelegerea bolii pe care o are, ci mai degraba duce crucea lui Hristos si il urmeaza pe El prin faptul ca nu se supara pe Dumnezeu, ci are credinta totala in El, ca daca i s-a ingaduit sa duca o boala, atunci va primi si putere sa o duca.
Un alt exemplu de urmare a lui Hristos prin purtarea crucii Sale ar fi rugaciunea. Prin faptul ca dumneavoastra hotarati sa aveti anumite momente de rugaciune, ori dimineata, ori seara, ori peste zi, aceste momente constituie un act asumat si o alegere libera de a fi cu Dumnezeu in acele momente de rugaciune. Nu ne pescuieste nimeni si ne aterizeaza direct in biserica la Sfanta Liturghie nu? Venim dintr-o convingere reala, din dorinta de a ne intalni cu Dumnezeu, de a participa la masa la care ne cheama El. Ei bine, aceasta este o bucatica din purtarea Crucii lui Hristos si urmarea Lui, prin faptul ca ati ales ca duminica pentru doua – trei ore sa fiti cu Dumnezeu, in loc sa petreceti timpul odihnindu-va in multe alte feluri. Faptul ca ati ales acum sa va odihniti in Biserica lui Hristos si sa nu mergeti sa va odihniti la o terasa pe marginea lacului, este o urmare a lui Hristos, pentru ca asa ati dorit dumneavoastra sa faceti. Poate multi dintre dumneavoastra intampinati greutati in fata celor din familie, in fata prietenilor, in fata colegilor sau sefilor de la servici atunci cand aveti comportamente de crestin. Poate ca toti acestia nu va inteleg de ce trebuie sa fiti senini, cumpatati, de ce trebuie sa va rugati, sa tineti post, sa mergeti la biserica. Insa merita sa faceti toate aceste lucrari, pentru Dumnezeu, pentru ca acestea sunt comorile pe care le adunati dumneavoastra in Ceruri. Noi, din pacate, tinem cont prea mult la ce zic oamenii si asta ne opreste din a cunoaste care este Crucea din viata noastra si nici nu ii urmam lui Hristos. La orice pas, parca ne e frica sa fim respinsi de ceilalti oameni pentru faptul ca noi facem fapte de crestin. Insa nu e bine acest lucru. E nevoie sa avem o indraznire buna, pentru ca pe oamenii din jurul nostru ii mai avem cativa zeci de ani si apoi ne despartim de ei, insa pe Dumnezeu trebuie sa iL iubim atat de mult pentru ca El este vesnic si noi vrem sa fim vesnici impreuna cu El.
A il marturisi pe Dumnezeu nu inseamna sa iesim si sa il vestim pe El pe strazi in pietele din centrul orasului. Nu. A il marturisi pe Dumnezeu inseamna a nu te rusina de El. Adica, daca in drum spre biserica te intreaba cineva unde te duci, atunci tu esti dator sa nu te rusinezi ci sa ii raspunzi simplu: „eu ma duc la biserica”, fara sa ii tii teorii de teologie. Daca te intreaba cineva de ce nu mananci carne, lapte, oua, pește in aceasta perioada si tu ii raspunzi ca tii post pentru sufletul tau si pentru Dumnezeu, atunci asta inseamna marturisire si inseamna sa urmezi lui Hristos. Aceste intrebari ale oamenilor sunt ca niste cruci foarte mici pe care avem si noi ocazia sa le ducem in vietile noastre. Asadar, nu trebuie sa insistam si sa le aratam altora cat de buni credinciosi suntem, ci doar sa nu ne rusinam de Dumnezeu atunci cand acesti oameni din jurul nostru ne intreaba de ce ne purtam crestineste.