La Natività di Cristo è il più grande evento della storia. Dio si è incarnato per salvare l’umanità e Gesù Cristo, che è Dio incarnato, con la sua vita, morte e risurrezione ci ha rassicurati che siamo eterni – non in quanto materia, ma in quanto spirito – e che le nostre anime hanno le porte del paradiso aperte se ci impegniamo a giungere a esse obbedendo ai suoi insegnamenti. Ci ha insegnato innanzitutto che l’amore è più forte della morte e che è l’amore di Dio a renderci eterni.
Non è poco avere il sentimento dell’eternità dentro di sé… Quanti sono consapevoli di questo? Il cristiano dovrebbe fare ciò che lo salva, ma purtroppo fa anche ciò che lo condanna. Soprattutto, mi pare, negli ultimi tempi, tempi di paura, nei quali il mondo intero è spaventato. I terroristi e i neocomunisti, contro quali sto combattendo con tutte le mie forze e mezzi, sono riusciti negli ultimi anni a seminare la paura. Il mondo si è secolarizzato e globalizzato sempre di più ed è stato preso dalla paura, perché
ha dimenticato Dio e il Suo più grande comandamento: l’amore. “Nell’amore non c’è paura: l’amore perfetto scaccia la paura” (1 Giovanni 4, 18). Quando amiamo Dio e il prossimo tutte le altre cose le riceviamo in aggiunta. Se qualcuno ci chiederà quanto amiamo Dio, facciamogli vedere la croce e diciamo: Cristo è lassù per me, per te, per noi e sta abbracciando il mondo intero. Come non essere fieri con un tale Dio?
Sarebbe bello se in questi giorni natalizi comprendessimo chi è la più bella e santa persona che possiamo accogliere nella nostra vita. Questa persona è Gesù Cristo, “il più bello tra i figli dell’uomo” (Salmo 44, 3). Il Natale è il trionfo dell’amore divino, che distrugge la tirannia del peccato e della morte, dando un senso divino al
nostro destino. Diceva uno scrittore: Se volessi un quadro che raffigura l’eterno amore di Dio, chiamerei un artista e gli direi: Maestro, dipingi la grotta di Betlemme al momento della nascita di Gesù e scrivici sopra con lettere d’oro: Dio ha così tanto amato mondo.